Ricetta facile per il rientro dalle vacanze


Eccomi tornata a scrivere, dopo brevi e intense ferie e tanto lavoro in casa. Innanzitutto sto imbiancando tutte le stanze, perchè non ne potevo più di vedere quel grigiume sulle pareti. Ora la casa è molto luminosa e sa di pulito (sarà che ne ho approfittato per fare una profonda pulizia degli angoli più remoti). Mammà e papà sono venuti a trovarmi dieci giorni fa e mi hanno portato un po' di frutta e verdura del loro orticello. Ovviamente ne ho mangiata il più possibile cruda ma, come dopo ogni loro passaggio, non posso abbuffarmi per non far andare a male tutto, per cui mi sono messa a tagliuzzare, mescolare, sbollentare, sterilizzare alcuni vasetti di verdura e marmellate.
Il vero problema, ogni anno, è:


Non sono una gran consumatrice di nocciole perchè mi scoccia star lì a romperle ma, i miei, hanno una pianta che getta semi a mitragliatrice e loro mi fanno dono di questa scatola ricolma e a me dispiace gettarle via. Così mi sono messa a pensare al loro possibile utilizzo e a una delle cose che mi mancava di più da vegana: la crema di nocciole al cioccolato da spalmare sul pane!


L'avventura comincia. Guardo le nocciole con timore. Sono davvero tante e io ho uno schiaccianoci fatto strano, in cui si incastrano i gusci e che non riesce a rompere le nocciole più piccole. Mi armo di pazienza e comincio a schiacciare. Dopo un'ora la pazienza finisce. Mi armo di invettive e sguscio a mano tutte le nocciole che sono riuscita a schiacciare. Arrivo a 250 gr. Humpf! Preparo il pranzo, sto un po' al computer e poi ritorno all'attacco, in piedi, niente scampo per quelle stronze! Affino una tecnica per cui non devo più sgusciare ogni nocciola a mano e nel giro di mezz'ora ho finito la scatola.


Ora ho mezzo kg esatto di nocciole sgusciate e nessuna ricetta sul web mi ha fatto impazzire, per cui mi armo di fantasia e comincio l'esperimento.
Butto nel tritatutto e riduco in polvere burrosa (contengono così tanto olio che sono fantastiche da spalmare sulle mani screpolate).


Nel frattempo infilo alcuni vasetti nel forno a 100 gradi per un'ora, per sterilizzarli.


All'impasto ho aggiunto circa 120 gr di cacao magro amaro, circa 200 g di zucchero di canna, un cucchiaino raso di sale, un cucchiaino di cannella e ho impastato tutto molto bene con le mani. Dopodichè ho iniziato a versare il latte di riso e a mescolare molto bene. La pasta di nocciole fa i grumi, per cui è bene disfarli man mano che si versa il latte. Il composto deve risultare omogeneo e non troppo liquido.


A questo punto ho messo tutto sul fuoco molto basso, usando anche un frangi fiamme, e ho iniziato a mescolare finchè il composto non si è rappreso. Ci ho messo circa mezz'ora ma, comunque, consiglio la prova del piatto, che consiste nel versare una piccola quantità di crema su un piattino e farla raffreddare. Se il composto scivola dal piatto, continuate a cuocere. Se rimane su, anche col piatto capovolto, togliete dal fuoco. Cercate di non addensare troppo. Mentre la crema si raffredda, mescolate ogni tanto e se vedete che è troppo densa, aggiungete un po' di latte di riso, finchè non prende la consistenza da voi desiderata.
Tolti i vasetti dal forno, li ho riempiti con la crema, li ho chiusi bene, li ho sistemati sul fondo di una pentola, li ho ricoperti d'acqua, fatti bollire per mezz'ora e lasciati raffreddare nell'acqua tutta la notte.
Olè, la mia crema di nocciole al cioccolato è pronta per farmi ingrassare le chiappe durante l'inverno!


Quella che non stava nei barattoli la conservo in frigo qualche giorno (si, credeteci). Spalmata sul pane, con le fette di banana sopra, è la morte sua!

Questa ricetta è assolutamente vegana e senza glutine. Contiene solo 10.000 kcal a cucchiaino!!!

Forza pelandroni, vi ho dato la ricetta: ora tocca a voi :)

Commenti

  1. mi hai fatto sbavare come il cane di Pavlov!!

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  2. ahahahahahahaha! Vienimi a trovare, appena ho sistemato il salotto (così ho un letto dove sistemarti), che ti preparo la colazione :)

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  3. :-) appena ho sbrigato la faccenda della casa promesso che vengo!

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