Un progetto complicato

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Pensate sia sempre facile e veloce realizzare qualsiasi cosa? Vi sbagliate di grosso! Questa piccola storiella ne è l'esempio.

La mia amica Lucrezia ogni tanto si sveglia con delle idee in testa che mi gettano nel panico. Questa è la sua ultima richiesta e ho deciso di raccontarvi tutta la storia dal principio.

Un giorno mi manda questa foto:

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"L'idea è questa: il cinturino non ce l'ho ma immagina una cintura di altezza 3 cm. Il calzino ha quindi una forma cilindrica, rosso fuoco con i bordi più scuri sempre rossi, magari due bottoncini a lato e la parte con il nome cucito sopra fatta come avevi fatto i copritazza e, nel retro, dalla parte del cilindro che è a contatto con la pelle, un'altra placchetta con il numero di telefono...si può fare?"

A "calzino" ero già nel panico!

Immagino la difficoltà del ricamo sul lavoro a uncinetto e opto per lavorarlo tutto ai ferri, inserendo già il nome tra le maglie, ma a lei non piace e lo vuole proprio all'uncinetto. Punto primo: mi faccio portare il collare su cui lavorare. Punto secondo: comincio a fare la base rosso fuoco. Punto terzo: ideona!!! Prendo la scritta del telefilm, la stampo e le mando la foto: "Ma l'idea di farlo bianco con la scritta rossa? Così stacca un po' e manteniamo la scritta del colore originale", provo io.

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Seguono messaggi:
"Non so, non mi convince".
"Sto pensando".
"Non mi convince lo stile".
"Mi sarebbe piaciuto più in stile tuo".
"Più home made".
"Non so...forse è proprio impossibile come lo immagino io".
"Ma è in generale che non mi convince".
"Non so".
"Sto pensando".
"Fai tu".
"Mi sembrava un'idea carina ma non riesco a immaginarla concreta quindi, come al solito, mi affido a te!"

Punto quarto: rimango ferma quattro giorni senza avere la minima idea di come procedere. Dopodichè stampo altre tre scritte e scelgo quella che mi convince di più. Monto la tela e comincio a ricamare. Il doppio ricamo mi porta via circa quattro ore di lavoro.

"Oh, ma è bellissimo!!!"

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A ricamo finito ritorno nel panico. Come diavolo cucio ora la scritta sulla lana?! Penso alla frase "più home made", ritaglio la tela e la cucio in modo grezzo al centro della striscia rossa. Secondo passaggio completato in un'ora. Ricamo il numero di telefono su una cotonina tartan azzurrina. Completo anche il terzo passaggio in un'altra ora. Seguono passaggi di stiraggio fiselina, pieghe di stoffa, passaggio di ferro da stiro, spilli, altro ferro da stiro, parolacce varie per pieghe che non stanno ferme, bruciature da vapore e sanguinamenti da spilli nelle dita (mezz'ora più o meno). Riesco a cucire un lato del retro con il davanti. Ovviamente tutto rigorosamente a mano, che il davanti è troppo spesso e morbido e non si può fare con la macchina da cucire. La fiselina ha ispessito la cotonina, quindi l'ago fa fatica a bucare. Seguono altre parolacce. Mi rassegno e proseguo. Tempo di lavoro: circa mezz'ora. Giunge il momento tanto atteso dei bottoni. Ne scelgo di diverse forme e materiali sul rosso, li appoggio sul lavoro e non mi convincono per niente. Segue un'altra ora buona di scambi di idee.

"Lu, li attacco i bottoni? O lo vuoi più sobrio?"

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"Metto i bottoni bianchi e ti mando la foto, perchè non mi convincono molto. Così scegli tu. Tra i due preferisco quelli a destra. Gli altri sono in madreperla. Quelli bianchi stanno proprio male".

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"Azzurrini"

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E qui arriva il messaggio mazzata! Uno di quelli che, mentre stai per terminare il lavoro, ti ribalta tutto in poche, decise, imperanti parole che non vorresti sentire:
"Ossi!!!"
"Aspe aspe"
"Mi è venuta un'idea"
"Non riesci a cucire due ossi come quelli che hai messo alla fine del numero di telefono, ai lati della scritta? Sarebbe PERFETTO"
(notate il perfetto scritto il maiuscolo, sigh!)

Come diavolo faccio a ricamare due ossi decenti su un lavoro all'uncinetto, per di più lavorato con un punto semi traforato?!? Penso a qualcosa di geniale ma non mi viene in mente nulla. Sono stanca, ho cucito tutto il giorno, è sera, gli occhi mi fanno male e domani devo consegnare il collare finito. Spingo sui bottoni ma non c'è verso. Ci scambiamo qualche battuta, intanto prendo tempo. Ossi. OSSI! Mi maledico per averne ricamato uno piccolissimo sulla cotonina!

Penso.

Penso.

Penso ancora.

...

"Oh, Lu, una cosa incredibile! Mi sono appena ricordata che lavoro all'uncinetto!"

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"Ommioddioooooooooi!!!!!!" (segue registrazione di un urlo di gioia che vi evito!)

Finisco il lavoro in un'altra ora e mezza. Totale ore di lavoro spese per quello che vi sembra un semplice collare: dieci (tra lavoro effettivo, ricerca materiale e scambi di idee).

Eccovi ora le foto del lavoro finito e indossato.

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Ogni volta che osservate o avete tra le mani un qualsiasi lavoro artigianale pensate a questa storiella. Fare lavori a mano è divertente e gratificante ma è anche molto faticoso e quello che per voi sembra molto semplice, magari nasconde ore di lavoro passate a fare e disfare un'idea fino a renderla il più possibile vicina all'originale.

Auguro un anno di sfide creative e più sorrisi a tutti. Ben cominciato 2016.

Commenti

  1. che bello questo post!!
    il collare è pazzescamente fico!!!
    la mia prima sfida del 2016 è quella di imparare due nuovi punti :-D
    ah.. adesso sono anche su FB, se ti va passa a mettere un "mi piace"

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    Risposte
    1. basta cercare Fancy Crochet ;-)

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    2. passerò sicuramente :) daje coi punti nuovi!! questo è l'anno delle svolte creative :)

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  2. Complimenti per il post ed il blog:-)

    Saluti dall´Hotel Benessere Belvita. Laura

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