Se pensate sia facile aprire un negozio on line, fatevi una bevanda calda e leggete questo...
Vi ricordate che qualche tempo fa vi dissi "appena arrivo a mille 'mi piace' apro la mia ditta Happy Coridon"?
Bene, è quello che ho fatto. Prendere la partita iva è stata la cosa
più facile e veloce da fare. In quattro giorni mi è arrivato il codice,
ho registrato la mia ragione sociale e mi son trovata bella pimpante e
con un sacco di idee per organizzare il mio negozio. I lavori erano
pronti da vendere. Mi toccava solo organizzare un sito di vendita,
attivare il servizio postale e trovare i fornitori. Semplice come bere
un bicchiere d'acqua.
COL CAVOLO!!!!
Risistemare
un template di un sito pre-esistente mi è costato uno sbattimento di
due settimane e tanti soldi. Voi direte: potevi farlo da zero, potevi
pagare solo l'hosting, potevi chiedere a me. Beh ragazzi, col senno di
poi avrei potuto fare qualsiasi cosa. A me serviva avere un sito attivo a
inizio dicembre e salvarmi le spese del natale. Comunque, alla fine
sono riuscita a organizzare un sito semplice e lineare.
Seondo
step: il negozio on line. Volevo aprirlo su etsy perchè era comodo,
conosciuto e dava un sacco di opportunità di vendita. Negli anni hanno
cambiato così tante regole e aggiunto una marea di opzioni, tanto da
incasinarlo al punto che dovrebbero dare assistenza diretta ai
negozianti 24 ore su 24. Non c'è nemmeno l'assistenza italiana. Vai tu a
chiedere di preparare una fattura ad una certa ditta, che manco trovi
un indirizzo dopo aver aperto tutti i link esistenti sul sito
(l'indirizzo l'ho poi trovato, ma il sito non mi da un senso di
serietà). Scarto Etsy per diversi motivi. Non so quanti siti di negozi
on line ho scartabellato per trovarne uno decente. Il web è pieno di
proposte e nessuna si adattava alle mie esigenze. Specie, poi, che
ognuna chiede soldi extra per servizi inutili o non convenienti a ciò
che uno vuole fare. Intanto trovo assurdo che, oltre a pagare un
servizio fisso al mese, molti chiedano anche una percentuale sulle
vendite. Quindi ho scartato tutti quelli che chiedevano una percentuale.
Sono finalmente giunta a una conclusione e ho fatto la mia scelta per i
prossimi mesi. "Tutto a posto, allora!", direte voi.
Vi piacerebbe.
Trovare
un punto informazione per i servizi postali alle aziende mi è costato
una settimana di tempo a leggere ogni pagina e ogni opzione e ogni
contratto sul sito delle poste. Nessun ufficio postale sapeva nulla.
Scema io che non sono andata subito alla posta centrale, ma speravo in
un po' più di professionalità da un'azienda così grande. Faccio la
richiesta di attivazione. Il mio referente è stato preciso, veloce, ha
risposto alle mie mille domande e ha trovato un piano tariffario
conveniente. Quindi ora posso spedire! ...no. Il servizio verrà attivato
a data sconosciuta. Sconosciuta. Se volete ve lo dico ancora:
sconosciuta. Per ora posso spedire raccomandate, purchè non superino i 5
cm di altezza.
Vabbè,
vista la sfiga, provo almeno a contattare i fornitori di filati per
avere un preventivo. Scrivo a 6 aziende. In tre mi rispondono che
vendono solo a negozi rivenditori di lana. Eh?!?!? Ma a te, che ti frega
se io ti compro i gomitoli per lavorarli?!? Comincia a prendermi un tic
nervoso. Per ora lascio da parte i rivenditori di lana e cerco le
scatole da imballaggio. Meglio averle prima del servizio attivo di
posta.
Perchè
le aziende fanno fatica a capire che, se vogliono vendere, devono farsi
un'ottima pubblicità sul loro sito agevolando la ricerca di
materiale????? Trovo due scatolifici a Bologna (eppure so che ce ne sono
di più), uno con oggetti troppo grandi, uno senza le misure. Entrambi
non hanno un'area riservata con i prezzi. Inutile cercare sul web altri
scatolifici in zona, che non si trovano. Vi risparmio il resto della
ricerca. Per ora ho trovato un fornitore a Roma da cui mi rifornirò a
breve.
Ricapitolando (vi avevo detto che vi avrei tenuti aggiornati e mò beccatevi tutta questa serie di sfighe):
-il sito è pronto ma non mi piace la grafica;
-il negozio sarà attivo a breve, solo per spedizioni piccole;
-la posta...boh, chi lo sa!
-il packaging sarà home made ma molto curato;
Nel
frattempo ho passato dicembre in malattia e, quando sono guarita, è
morto il mio amato micetto, quindi sono andata nel pallone. Il natale è
stato uno schifo e non sono ancora riuscita a concludere nulla. Avete
idea della perdita di soldi derivante dall'inattività del sito e dalle
conseguenti spese fisse allo stato che dovrò comunque affrontare?
Non è facile, proprio per niente... questa forse è l'unica cosa certa. Però sono contenta di leggere che non ti dai per vinta!!!
RispondiEliminaMi dispiace tanto anche per il tuo micio, perché anche io ho degli amici animali e sono sicura che per te non era solo un gatto.
Dacci dentro comunque, in bocca al lupo per tutto, stay united!!